venerdì 13 aprile 2012

Rivedere Il Finanziamento Ai Partiti


La gente non ne puo’ piu’. In un momento in cui il popolo Italiano è chiamato all’ennesimo sacrificio per salvare l’Italia, dal punto di visto economico e sociale, riceviamo l’offesa immorale da una parte del sistema politico nazionale.
I recenti scandali che coinvolgono la Lega e l’ex Margherita, evidenziano una cattiva gestione del finanziamento pubblico ai partiti. Va sottolineato che il Popolo Italiano con un referendum si era espresso negando tale finanziamento. Di contro la politica reagiva in maniera furbesca facendo venir meno la sovranità popolare. Infatti con la Legge 515/1993, reintroduceva i finanziamenti stessi sotto forma di rimborsi elettorali; con la L.157/1999, svincolava il rimborso elettorale dalle spese effettivamente sostenute; con la L. 51/2006, stabiliva che i rimborsi venissero erogati sempre e comunque per i cinque anni di legislatura anche se il governo effettivo durava in carica pochi mesi.

Il Movimento Nazionale Cristiano-Liberale non ci sta!
La politica deve essere: un alto valore della moralità, della legalità, dei valori costituzionali, e va sostenuta e finanziata per garantire le varie ideologie democratiche del Paese. A tal proposito, Occorre un sistema di trasparenza e di controllo del finanziamento pubblico a favore dei partiti.

Non accettiamo che le casse degli stessi, siano piene di milioni di euro non spesi. Occorre verificare di come vengono gestiti i soldi attraverso la loro tracciabilità .
Ciò che non si spende (ad oggi l’80%) deve essere restituito dai partiti allo Stato. Certamente avremmo qualche tassa in meno da pagare.

Apprendiamo dai giornali che il Pdl difende l'ex alleato Bossi. Alfano dichiara:Io considero “inapplicabile” alla persona di Umberto Bossi “ciò che è stato immaginato”, “Bossi è sempre stato dedicato alla causa del partito. Il Pdl esprime vicinanza a lui e alla Lega”. Ancora più suggestiva appare la dichiarazione di Berlusconi, il quale dichiara: Sarà bene anche ribadire e ricordare che Bossi, contrariamente a quanto cercano di suggerire certi media, non solo non risulta accusato di alcunché, ma dovrebbe casomai essere considerato persona offesa,sono certo che tutto questo si chiarirà e che verrà provata l’asssoluta estraneità di Umberto Bossi e della sua famiglia a qualsiasi ipotesi di reato.

Il Movimento Nazionale Cristiano-Liberale si sente offeso da tali dichiarazioni. Se la legge e’ uguale per tutti, lasciamo che le tre Procure lavorino con serenità verso un percorso che possa consegnare la verità alla legalità. Quindi se dovessero emergere delle resposansabilità che sia fatta “Giustizia”.
Oggi gli Italiani stanno subendo un maggior carico di tasse, grazie al malgoverno di Berlusconi , che non ha fatto altro che illudere giornalmente la speranza degli italiani.

La parte offesa sono gli italiani, i quali sono costretti a rinunciare alle pensioni, al lavoro,all’ occupazione giovanile, allo sviluppo economico e vedono i soliti potenti: Banche, Petrolieri, Assicurazioni e politici fare profitto. Nel caso della famiglia Bossi abbiamo toccato il fondo.

L’MNC chiede, a tutti coloro che amano la legalità, l’etica, la morale, la libertà, la trasparenza,la meritocrazia ed il bene comune, di aderire affinché si possa creare un nuovo sistema politico, per eliminare tutto il marciume attuale.

sabato 7 aprile 2012

TANTI AUGURI DI BUONA PASQUA




La celebrazione della Pasqua, può avere per ognuno di noi un significato profondo, esoterico e in qualche modo personale.
La ricorrenza della Pasqua significa, per chi è aperto nell’anima, la resurrezione di Gesù nella propria anima, cioè la sua propria resurrezione: solo questa resurrezione interiore ci può condurre verso le più elevate altezze dello spirito.
Auguro a tutti Voi, che il miracolo della Resurrezione possa toccare le vostre vite riempiendole di gioia e serenità!

RICOSTRUIAMO AGRIGENTO INSIEME..


E’ necessario portare la Politica fuori dai Palazzi per consegnarla nuovamente alla gente. Il nostro Movimento vuole essere autorevole e non autoritario, deve essere un riferimento per tutti i cittadini che vogliono davvero cambiare. Tutti devono sentirsi parte attiva, nessuno escluso, per ritrovare quella voglia di parlare e di rimettersi in gioco. Quindi occorre soprattutto trasparenza, sia delle azioni che proponiamo che delle persone che andranno a rappresentare il Movimento a qualsiasi livello. Oggi la nostra Democrazia corre dei seri rischi, con una maggiore tendenza all’autoritarismo.
E’ necessario coinvolgere tutti, per evitare la gestione personalistica nella gestione della cosa pubblica. E’ l’autorevolezza , e non certo l’autoritarismo, che rende diverso dagli altri il nostro Movimento, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo.
Tutti noi abbiamo l’obbligo morale di essere presenti,e lo facciamo giornalmente, per poter dare risposte concrete ai cittadini.
Tutti coloro che fanno parte del Movimento devono saper ascoltare, mediare e, poi, prendere delle decisioni. E’ la forza della democrazia partecipativa, che ci contraddistingue.
La nostra idea di partecipazione è rivolta al maggior numero di cittadini possibile, senza alcuna chiusura o deriva corporativa. Chi si avvicina a noi dovrà rispettare i principi della Carta VAlori, che sono il punto cardine del nostro Movimento.
Forse non convinceremo tutti a seguire i principi di sobrietà e responsabilità in un eventuale impegno pubblico, ma siamo sicuri che con la nostra ‘Carta Valori’ daremo ad Agrigento la possibilità di essere una città più giusta e attenta ai cittadini.

RENATO RAMETTA, INVECE DI PROPORRE ATTACCA!


E’ sempre la solita storia , invece di parlare di programmi, di come rilanciare questa città, di come creare posti per i giovani disoccupati, di come assistere gli anziani e le persone meno abbienti, il coordinatore cittadino del PDL Renato Rametta, punta su argomenti di consenso elettorale, attaccando la lista del Patto Per Il Territorio nonché il Sindaco Zambuto, asserendo che quest’ultimo e’ espressione di populismo e di sterile demagogia.

Caro Dott. Rametta non sarebbe più giusto e coerente guardare in casa propria ed usare dei toni di maggiore rispetto nei confronti degli avversari confrontandosi su temi importanti? Qualche giorno fa ho scritto che un partito come il PDL ad Agrigento, città natia del suo piu’ “AUTOREVOLE ESPONENTE” cioe’ L’onorevole Angelino Alfano, non è stato in grado di esprimere un proprio candidato Sindaco, e tale fatto si commenta da se….Lei, non fa altro che reiterare i soliti argomenti.

Nel suo articolo di qualche giorno fa parla di regole e sanzioni. Sorge spontanea una domanda: ma quando L’onorevole Alfano e’ stato nominato segretario del PDL (per acclamazione) non aveva dichiarato che avrebbe costituito il partito degli onesti? Mi pare che siano ancora tutti dentro, nonostante l’ex ministro Frattini abbia più volte sollecitato il segretario Alfano ad iniziare la pulizia all’interno del PDL.

Per l’MNC il Sindaco Zambuto non è populista nè demagogo….Forse

alla luce di fatti presenti e passati direi che i veri populisti e demagoghi vadano ricercati altrove…anche fra di voi….

Si rassegni Dott. Rametta la coalizione che appoggia il Sindaco Zambuto, fortemente voluto dal popolo sovrano cinque anni fa, è solida e viva e, avendo come finalità il Bene Comune di Agrigento, certamente saprà superare con l’aiuto di tutti, eventuali situazioni di fisiologica difficoltà amministrativa che si potranno creare in futuro.

Concludo dicendole che ciò che rappresenta il vero sale della democrazia partecipata è il confronto, anche se si sviluppa in modo appassionato.


venerdì 6 aprile 2012

IL PDL CHE ATTACCA ZAMBUTO (DA QUALE PULPITO VIENE LA PREDICA)

E’ davvero strabiliante come l’On Alfano pensa di ribaltare le situazioni a suo favore, pensando ancora che la gente sia stupida, o non abbia preso coscienza. Quando il Segretario di un partito come il PDL non riesce ad esprimere un proprio candidato Sindaco, con una deputazione di tutto rispetto sia a Palermo che ad Agrigento è quanto dire.
Alla fine, se il candidato Sindaco che appoggia il PDL nella città di Agrigento, non sarà eletto potrà uscirsene in modo elegante dicendo: “Non l’ho scelto io il candidato”, altrimenti, se dovesse succedere il contrario, il merito sarà solo suo.
Voglio ricordare ai miei concittadini che l’On. Alfano è stato per tre anni il Ministro della Giustizia…. e cosa ha fatto per Agrigento sua città natale? Assolutamente nulla.
E’ facile ora , in piena campagna elettorale, criticare il sindaco Zambuto, il quale più volte ha chiesto sia all’On. Alfano che a tutta la deputazione agrigentina di adoperarsi per fare arrivare dei finanziamenti per la città dei templi. Tutti latitanti. Dovremmo, con un po’ di buon senso, dare merito al Sindaco Zambuto di aver saputo risanare un bilancio comunale disastroso lasciato dalla precedente amministrazione e di aver posto
in essere tutti quegli interventi che le poche risorse comunali gli hanno consentito di attuare“.